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Ultime voci dall’Isola: festa in onore di Santa Maria De Mattias, anno 2014
Anche quest’anno la comunità della piccola isola di Ventotene si è stretta attorno alle Suore Adoratrici del Sangue di Cristo per festeggiare la Fondatrice della Congregazione, Santa Maria De Mattias, nel 180° anniversario della fondazione dell’Istituto.
Ci siamo preparati all’evento con un triduo di preghiera che è iniziato sabato 1 febbraio scorso e si è concluso martedì 4 febbraio con la celebrazione della Messa solenne, al termine della quale Suor Rosa ha voluto offrire, nel salone parrocchiale, un buffet a tutti gli intervenuti. Momento di grande gioia e condivisione.
Quest’anno si è pensato di organizzare anche degli eventi collaterali per celebrare insieme la Santa. Sabato nel salone è stato proiettato un DVD sulla storia di Santa Maria De Mattias, che ha suscitato grande interesse tra i partecipanti che al termine si sono soffermati per porre tante domande (anche aneddoti e curiosità) a Suor Rosa e Suor Palmina presenti. Domenica è stata la volta dei ragazzi del catechismo che hanno messo in scena, in chiesa, una piccola drammatizzazione su Santa Maria De Mattias: tanta emozione e commozione fra gli intervenuti. Inoltre, nel salone parrocchiale, è stata allestita una mostra fotografica sui trenta anni di permanenza sull’isola di Suor Rosa, la nostra cara Suor Rosa, il nostro punto di riferimento, il nostro “faro”. Dal suo arrivo il 1 ottobre 1983, l’incarico presso la scuola materna, al suo lavoro in parrocchia, l’animazione liturgica, la preparazione dei ragazzi del catechismo, l’organizzazione di recite, feste, mascherate, gite, pellegrinaggi…trenta anni di vita della nostra comunità.
Durante le Messe serali il sacerdote, nell’omelia, ha posto l’accento su alcuni aspetti della vita della Santa, facendo emergere come il contesto storico e sociale di Maria De Mattias sia stato quello del nostro territorio e come la Santa sia stata una nostra “diocesana” facendo parte, all’epoca, Vallecorsa della diocesi di Gaeta. Più volte Santa Maria De Mattias ha fatto visita al Santuario della Madonna della Civita e questi episodi, in un certo qual modo, contribuiscono ad “avvicinare” la Santa ai fedeli che la sentono più prossima proprio perché ha frequentato luoghi da noi conosciuti…
Ma i ventotenesi Santa Maria De Mattias l’hanno conosciuta attraverso la via più concreta che si potesse sperare: la testimonianza concreta delle sue “figlie”, le Suore Adoratrici del Sangue di Cristo, presenti a Ventotene da settant’anni (dal 1944). Il loro infaticabile lavoro nella Parrocchia, dall’animazione della liturgia quotidiana, all’assistenza infermieristica nella Casa Alloggio per Anziani, dall’educazione religiosa a favore dei piccoli, alla completa disponibilità verso i fedeli tutti, sono la prova più tangibile dell’opera santa che la mistica Maria De Mattias ha perseguito durante la sua vita.
L’amore verso il “caro prossimo”, la piena disponibilità verso tutti, la fraternità, l’accoglienza, il servizio, costituiscono la testimonianza più viva dell’opera che la Santa, attraverso le sue figlie, continua a diffondere nel mondo… anche nel piccolo mondo di Ventotene…
Ma gli ultimi avvenimenti stanno determinando un profondo cambiamento nella nostra comunità: le suore lasceranno l’Isola e la vita della nostra comunità non sarà più la stessa. E’ difficile capire quanto sta accadendo… non vogliamo, in questa sede, fare polemiche od avanzare rimostranze (lo abbiamo già fatto altrove) ma vogliamo solo esprimere tutto il nostro rammarico e la nostra sofferenza per quanto stiamo per perdere…
In questo particolare momento siamo chiamati a non abbandonarci a critiche o pianti, ma ad affidarci al Signore, a pregare, affinché la nostra comunità non si “perda” ma porti avanti gli insegnamenti di Santa Maria de Mattias. Dobbiamo avere come esempio quell’atteggiamento di fede così totale che ha portato Maria De Mattias ad avere, sempre, una completa fiducia in Gesù, scaturita da una forte esperienza di Lui nella sua vita. Non si è mai scoraggiata, è sempre andata avanti per la sua strada o meglio per quella strada che il Signore le aveva già segnata. Mai un vacillamento, mai un dubbio, mai un ripensamento, nonostante le difficoltà piccole e grandi che ha incontrato nel compimento del suo grande “progetto”. Ben sapeva che la via della salvezza passa attraverso il Calvario e la Croce a cui lei non è mai voluta sfuggire e a cui, anzi, vi anelava.
Credo che solo in questo modo possiamo far sì che tutto quello che le nostre care suore ci hanno insegnato e testimoniato non vada perduto ma porti i suoi frutti.
Ventotene 06.02.2014 Viviana Romano
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